Sfilata Lacoste a New York P/E 2012
La settimana della moda di New York si è aperta tra venti di crisi e la costante ricerca delle novità che non tardano a mancare. Lacoste ha presentato una collezione in cui la comodità fa rima con l’estetica, l’understatement diventa la massima espressione dello chic. E’ un tocco di pura felicità, disegnatada Felipe Oliveira Baptista ha riaffermato lo sportswear francese come essenza de «la Parisienne», ovvero come l’ideale di eleganza senza sforzo nato assieme al marchio del piccolo coccodrillo. Mai troppo nostalgica, la collezione di Felipe Oliveira Baptista non cerca di far rivivere il passato e neppure di rendere attuali i richiami di una volta. Si tratta, piuttosto, di esprimere ciò che Lacoste è oggi attraverso una silhouette funzionale adatta sia per lui che per lei, mai unisex, nonchè attraverso un guardaroba completo e versatile. Ossessionato dall’idea di ricostruire i pezzi basici da zero, lo stilista li trasforma in qualcosa di totalmente nuovo, ma allo stesso tempo ricco di ricordi della storia personale di ognuno di noi e perciò stranamente familiari. Niente è ciò che sembra a prima vista: l’abito in nido d’ape, un capo iconico del brand, acquisisce morbidezza grazie alla maglia di seta; diventa sofisticato, senza perdere la propria connotazione casual, grazie all’allacciatura sul retro. Le polo stile rugby si trasformano in abiti ibridi, mentre il tessuto tradizionale con toppe a tinta unita che le distingue, scambia le solite righe con un disegno d’impronta architettonica. Un abito a canottiera assomiglia un po’ a un costume da bagno degli anni venti. E nel momento in cui si utilizza la pelle per realizzare i caban, i capi di abbigliamento esterno diventano completi a sé. Lo sportswear lussuoso come scorciatoia per arrivare allo chic assoluto: quando l’abbinamento dei pezzi porta prontamente a un risultato davvero avvincente. E quando la vera eleganza sta nel seguire le proprie intuizioni con sicurezza.
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