Il magico mondo della donna di Ferrè
La sfilata primavera estate 2010 di Gianfranco Ferrè creata da Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi fanno emergere abiti dalle superfici incredibilmente elaborate e al tempo stesso delicate, quasi impalpabili. Spirali metalliche sono ricamate e martellate su organza per un effetto corteccia; lamé di seta plissettati e placcati si compongono di fibre ultra leggere, fini come le trame di una ragnatela; voile gazar satin è goffrato a telaio, ricamato
e battuto a mano come un gioiello naturale. Le pieghe e le volute della materia creano linee e forme pervase dal senso di equilibrio architettonico. Il movimento è disegnato da lievi aderenze, spesso combinate tra loro per sottolineare l’alternanza di volumi diversi ma complementari. Le giacche sono vicine al corpo, leggerissime, pur aprendosi a petalo per liberare i fianchi. I pantaloni sono sartoriali, fluidi, morbidi o essenziali, femminili, segnati sul punto vita, anche dalle cinture gioiello obi che caratterizzano gonne, giacche, cappotti e abiti.
I cocktail dress, tagliati sopra il ginocchio, hanno scollature asimmetriche e profonde aperture sulla schiena: creati da giochi di plissé che formano una corolla o trattenuti da fasce tubolari metalliche, che si modellano anche in provocanti bustier. Alcuni abiti alternano top di morbidissima nappa, borchiata sotto la superficie, con l’organza di seta degradé, e viceversa. Sono questi accenti unconventional a svelare lo spirito più audace di una donna estremamente femminile, indipendente, libera dagli schemi e dalle attese. Ovunque compaiono pennellate d’oro, e di platino, che sconfina in sottilissime tonalità di grigio iridescente. Il nero e il bianco sono imprescindibili.
Sito ufficiale Gianfranco Ferrè: http://www.gianfrancoferre.it
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