Il giardino della donna Etro
Ritornare all’essenza di una femminilità vissuta con naturale freschezza. È questo il nuovo mantra di Veronica Etro per la primavera estate 2010 che affida al linguaggio dei fiori il compito di definire la sua visione della moda femminile. Grazie ad abiti che paiono dissolversi nella trasparente fluidità dei vetri di matrice veneziana e alle stampe fiorate come in un giardino di vetro dove il camouflage appare sbiadito, stinto dal tempo come baciato dal sole. Le fantasie floreali ora più fitte ora acquerellate, sono attutite anche da motivi geometrici, mentre le forme, sciolte e lineari, evocano l’idea guida di sensuale leggerezza strizzando l’occhio all’oriente grazie a: mini-kimono matelassé animati da minute stampe jacquard, a giacche-camicia di pequin, agli impalpabili pants di georgette, i trench brevi e destrutturati dai revers a petalo, i caftani trapezio in crêpe de chine e i lunghi abiti che accarezzano il corpo senza imbrigliarlo. Sulla scia delle spettacolari metamorfosi della natura, gli abiti tendono ad assumere fogge diverse trasformandosi. I top, le eteree casacche e gli abiti da sera, si accorciano e si allungano oppure si restringono grazie a strategiche coulisse di seta inserite nel tessuto.
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